L’abitudine a dire quotidianamente o quanto meno, frequentemente, “ti voglio bene”, ai propri cari ma soprattutto ai propri figli, andrebbe perseguita fin dalla loro nascita.
Vi siete mai accorti di quanto possa diventare difficile dire ai propri genitori “Ti voglio bene”, per la maggior parte delle persone sembra sia proprio così…, le parole si strozzano in gola, ed uno strano mix tra pudore ed orgoglio ci impediscono di dirlo. Siamo semplicemente disabituati? Non credo si tratti semplicemente di questo, ciò che è certo è che il favorire questo tipo di messaggi verbali, senza dare per scontato che questo passi senza dirlo o che l’altro debba saperlo per forza, permetta di vivere più armonicamente le relazioni familiari, specie quelle genitori figli.
Mi capita spesso di incontrare figli, anche adulti, convinti che i loro genitori non li amino, e nonostante questa cosa si particolarmente improbabile, il vincolo del non dirsi “ti voglio bene” non agevola nello sradicare queste convinzioni.
Allora a qualche giorno dalla festa della mamma, alla quale, la mia di mamma, porgo i miei più sentiti auguri, ricordandole se mai se lo fosse distrattamente scordata che, le voglio bene, mi permetto di consigliarvi di alzare il telefono e chiamare i vostri genitori, e provare a dirgli semplicemente “ti chiamo per dirti che ti voglio bene”, se lo fate di persona, meglio ancora, e se vi state chiedendo se vale un sms o un wtzup vi dico, assolutamente no, il difficile è pronunciarle le parole, non scriverle, quindi non fate i furbi.
Se siete dei genitori, invece, pensate, oggi è il giorno buono per iniziare questa nuova prassi, ed almeno una volta al giorno dite ciò che provate per loro ai vostri figli, anche a quelli che ormai vi sembrano grandi, in fondo, ogni giorno in cui pensate di farlo e rimandate, è un giorno perso….
BUONA FESTA DELLA MAMMA…. M.V.
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