Nel corso della mia esperienza lavorativa in comunità mamma-bambino mi è capitato spesso di confrontarmi col tema dell’assenza di una figura paterna nei bambini, inseriti presso le nostre strutture. Molto spesso le mamme non trovano un modo per rispondere alla domanda: “mamma, ma dov’è il mio papà?”. Effettivamente spiegare ad un bambino il perchè di una tale assenza è tutto fuorchè facile ed indolore.
Ho pensato di provare a spiegare, col linguaggio che più si addice ai bambini, quello delle favole, di come possa capitare che degli adulti non riescano ad assumersi una tale responsabilità, provando a lasciare spazio alla speranza, che un giorno la comprensione e il perdono li possa portare ad essere dei bravi padri, pur non avendone avuto uno.
IL RE CHE NON VOLEVA CRESCERE (C’era una volta una Regina e un Re bambino)
C’era una volta una bellissima principessa che si innamorò di un principe.
I due si amavano molto e un giorno la principessa, divenuta regina, annunciò al suo amato re l’arrivo di un principino. Una strega molto invidiosa fece però un sortilegio ai due e accadde che, il re, colpito da questa sfortuna, iniziò a diventare piccolo, sempre più piccolo, finché non tornò bambino. Il re bambino spaventato scappò e torno a vivere con la sua mamma, abbandonando la sua, fino ad allora amata, regina.

La regina si rattristo’ molto ma decise di crescere, con tutto l’amore che poteva da sola, il suo principino. Gli anni dell’infanzia trascorsero e il principino chiese spesso dove fosse il suo papà. La regina raccontò al principe di quanto successo al re, suo padre, e accompagnato da questo pensiero il principe crebbe e divenne uomo. Capito’ un giorno che il principe divenuto adulto si innamorò di una bellissima principessa. Il principe però era molto spaventato, temeva che il sortilegio caduto sul padre potesse aver colpito anche lui…. Decise allora di andare a cercare il re, suo padre.
Lo cercò a lungo e un giorno finalmente lo incontro’. Il principe era molto arrabbiato col re che l’aveva abbandonato, ma quando lo incontro’, nel vedere suo padre, rimasto un bambino indifeso, anziché scaricargli addosso tutta la sua rabbia, lacrime di comprensione e perdono caddero dai suoi occhi. Il sortilegio era rotto: il principe capì allora che poteva amare la sua dolce principessa e pochi mesi dopo nacque il loro bellissimo bambino. Il principe era libero dall’incantesimo e per questo non si trasformò mai in un fanciullo, rimanendo sempre al fianco della sua dolce principessa e crescendo i tanti bambini che l’amore gli regalò.